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Focus economia

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

Location:

Aosta, Italy

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Focus economia è il programma quotidiano dedicato all'approfondimento dei temi dell'attualità dell'economia e della finanza, realizzato con i protagonisti della giornata economico finanziaria e il contributo di giornalisti e analisti de Il Sole 24 ORE. L'obiettivo della trasmissione è di spiegare e analizzare, in termini comprensibili anche "ai non addetti ai lavori", i temi più interessanti della giornata. Appuntamento fisso per i commenti a caldo pochi minuti dopo la chiusura della Borsa.

Language:

Italian

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Episodes
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Puntata del 18/07/2025

7/18/2025

Duration:01:07:06

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Puntata del 17/07/2025

7/17/2025

Duration:01:06:59

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Puntata del 16/07/2025

7/16/2025

Duration:01:05:34

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Puntata del 15/07/2025

7/15/2025

Duration:01:07:41

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Puntata del 14/07/2025

7/14/2025

Duration:01:05:56

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La classifica degli sprechi

7/11/2025
Assemblea Abi. Panetta: «Europa colga opportunità da incertezze Usa», Giorgetti: «Banche facciano la loro parte» Questa mattina si è tenuta a Milano nell'aula magna dell'università Bocconi l'assemblea dell'Abi, l'Associazione Bancaria Italiana. Durante l'evento si è molto parlato di dazi con il monito del presidente Abi Antonio Patuelli che, nella sua relazione all'assemblea, ha sostenuto che occorre «disinnescare» il protezionismo e i dazi per evitare effetti sui mercati e sulle banche e una «nuova recessione». L'assemblea però è stata anche l'occasione per fare il punto sull'andamento dell'economia italiana e sul settore bancario con gli interventi del governatore di Bankitalia Fabio Panetta e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Ne parliamo con Laura Serafini, Il Sole 24 Ore.

Duration:01:03:00

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Produzione industriale in calo: l’Ai può essere un volano per il futuro?

7/10/2025
Evento: A maggio la produzione industriale italiana è nuovamente scesa (-0,7% su aprile e -1,2% su base annua), con cali marcati in farmaceutica, mezzi di trasporto e soprattutto nel settore auto (-18,1%). In controtendenza, cresce l’adozione dell’intelligenza artificiale: le aziende che la stanno integrando sono passate dal 30% al 67% in un anno, secondo il Rapporto 2025 Aspen-Intesa. Ne parliamo con Angelo Maria Petroni, Segretario Generale Aspen Institute Italia. Spagna: tribunale chiude 10 appartamenti turistici in un palazzoEvento: Un tribunale di Madrid ha disposto la chiusura definitiva di 10 appartamenti turistici, nonostante in regola, accogliendo il ricorso di una famiglia residente disturbata da comportamenti molesti e insalubri dei turisti. La famiglia riceverà un risarcimento di 37mila euro. Interviene Marco Celani, Presidente AIGAB. Ricostruzione Ucraina: 10 miliardi di impegni, ma l’Europa vacillaEvento: Alla Conferenza di Roma sulla ripresa dell’Ucraina, Meloni ha annunciato impegni da oltre 10 miliardi e ha assicurato il sostegno italiano alle imprese. Tuttavia, al forum Confindustria-Medef è emerso un allarme per l’industria europea: “fabbriche chiudono, peso geopolitico in calo, serve una scelta netta”. Barbara Cimmino, Vicepresidente Confindustria per export e attrazione investimenti. Von der Leyen supera la sfiducia, ma la maggioranza scricchiolaEvento: La presidente della Commissione europea ha superato la mozione di sfiducia con 360 voti contrari su 553. Lontani i numeri della fiducia precedente (401 sì). Fratture evidenti nella maggioranza popolare-socialista-liberale, con tensioni su gestione centralizzata, alleanze con l’estrema destra e politiche ambientali. Il commento è affidato a Adriana Cerretelli, Editorialista Sole 24 Ore – Bruxelles.

Duration:01:03:26

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Puntata del 09/07/2025

7/9/2025

Duration:01:07:49

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Puntata del 08/07/2025

7/8/2025

Duration:01:05:22

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Puntata del 07/07/2025

7/7/2025

Duration:01:03:13

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L'altra faccia del "mismatch": istruzione alta, salari bassi

7/4/2025
Negli ultimi dieci anni, in Italia è aumentato il livello medio di istruzione dei lavoratori, ma la domanda di lavoro non si è adeguata di pari passo. Questo ha generato una crescente diffusione della sovraqualificazione, in particolare tra giovani e donne, ovvero situazioni in cui i lavoratori svolgono mansioni inferiori rispetto al proprio titolo di studio o ambito di formazione. Il fenomeno, analizzato dal rapporto "Il mismatch di qualifiche nel mercato del lavoro italiano" realizzato da Area Studi Legacoop con Prometeia, evidenzia come il disallineamento tra competenze offerte e richieste dal sistema produttivo comporti conseguenze rilevanti anche sul piano salariale. Nel 2022 i lavoratori italiani avevano in media 12,6 anni di istruzione, contro gli 11,3 del 2011, con un aumento particolarmente marcato tra i 35-44enni. Tuttavia, l'incremento dell’istruzione non è stato accompagnato da un pari aumento nei requisiti formativi richiesti dalle imprese. Di conseguenza, la quota di lavoratori sovraqualificati è salita dal 7,8% al 12,7%, mentre quella dei sottovalutati è scesa all'8,1%. In media, nel 2022, si registra un eccesso di istruzione di 0,8 anni per lavoratore. I settori che maggiormente hanno trainato la domanda di lavoro - agricoltura, attività minerarie, manifattura, commercio, trasporti, logistica, alloggio e ristorazione - sono anche quelli dove più si riscontra questa discrepanza. In particolare, nei settori industriali ogni anno di studio in eccesso viene remunerato solo al 67% del valore che avrebbe se perfettamente allineato alla posizione lavorativa. Al contrario, chi è sottoqualificato subisce una penalizzazione salariale con un rendimento marginale negativo, pari al 50%. Questo scenario conferma come il mismatch tra formazione e occupazione rappresenti una sfida strutturale per l’economia italiana, con effetti diretti sull’efficienza del mercato del lavoro e sulla valorizzazione del capitale umano. Ne parliamo proprio con Stefania Tomasini, Senior Partner responsabile analisi per l'Italia di Prometeia

Duration:01:04:23

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Puntata del 03/07/2025

7/3/2025

Duration:01:03:58

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Puntata del 02/07/2025

7/2/2025

Duration:01:04:00

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Puntata del 01/07/2025

7/1/2025

Duration:01:06:00

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Puntata del 30/06/2025

6/30/2025

Duration:01:06:35

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Prometeia, Pil secondo trimestre verso frenata a 0,1%. L Italia tiene, ma per quanto?

6/27/2025
"La crescita del Pil italiano nel secondo trimestre sarebbe rallentata a +0,1%, con la prospettiva di una prosecuzione frenata dall'incertezza nella seconda parte dell'anno. Il 2025 si chiuderebbe quindi con una crescita media dello 0,6%" di cui 0,4 punti percentuali dovuti a spese finanziate dagli aiuti europei del Pnrr. Lo scrive Prometeia nell'aggiornamento trimestrale delle sue previsioni. Nel primo trimestre 2025 l'Italia è cresciuta dello 0,3%. L'Italia, scrive Prometeia, come importante paese esportatore e per il quale gli Stati Uniti rappresentano uno dei maggiori mercati di sbocco, è certamente più influenzata di altri, nello scenario dei dazi. Prometeia nella sua stima ipotizza una struttura dei dazi ipotizzata in queste ultime previsioni implica una tariffa media sui prodotti europei esportati negli USA più alta di circa 8 punti percentuali rispetto a marzo scorso (circa l 11% contro poco più del 3% implicito nelle ipotesi di marzo), oltre a più alti dazi di 10 punti verso tutti i partner commerciali degli USA. In questa fase congiunturale, continua Prometeia, l Italia sta mostrando un inaspettata resilienza. La stabilità politica e la gestione prudente dei conti pubblici stanno offrendo un contributo rilevante, favorendo da un lato la discesa dei tassi di interesse sui prestiti in linea con la normalizzazione della politica monetaria e dall'altro la stabilità del quadro normativo. La crescita nel primo trimestre ha lievemente sorpreso al rialzo, e le previsioni restano sostenute dalla domanda interna: i consumi risultano in progressiva crescita grazie alla tenuta del mercato del lavoro, mentre gli investimenti sono spinti dalle opere finanziate attraverso il PNRR. Il commento di Lorenzo Forni, Capo Economista di Prometeia.

Duration:01:01:37

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Delfin, scatta il pressing dei soci: vendere tutti gli asset no core

6/26/2025
Fare cassa e concentrare il patrimonio nell unica partecipazione che conta, EssilorLuxottica. Sarebbe questa, secondo quanto risulta a Il Sole24 Ore, la richiesta avanzata da diversi azionisti di Delfin, la capogruppo a capo dell impero costruito da Leonardo Del Vecchio. Un sistema che, oltre al 32% detenuto nel gigante degli occhiali, conta quote di peso in Mediobanca (20%), Generali (10%), Unicredit (2,7%), Mps (9%). Ne parliamo con Marigia Mangano de il Sole 24 Ore Corte dei conti: "Nella sanità liste d'attesa vergognose" Oggi la Corte dei conti ha presentato il Giudizio di parificazione per l esercizio finanziario 2024. Molti i temi emersi, dalla stima del Pil ai balneari, passando per la Sanità. E, a tal proposito il il procuratore generale della Corte dei Conti Pio Silvestri ha dichiarato: "È necessario rimettere al centro del villaggio salute il professionista sanitario (il medico e l infermiere) in modo che, adeguatamente remunerato, possa essere determinante nei processi decisionali e di gestione delle strutture deputate alla cura. La rivalutazione del capitale umano risulterebbe anche funzionale all abbattimento del vergognoso, per un Paese civile, fenomeno delle liste di attesa". Approfondiamo il tema con Gianni Trovati de il Sole 24 Ore. Il Pil americano nettamente al di sotto delle stime Secondo quanto appena pubblicato dal dipartimento del Commercio, il Prodotto interno lordo statunitense è diminuito dello 0,5% nel primo trimestre 2025, quello dell'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, in base alla terza lettura del dato, ovvero quella finale, in peggioramento rispetto al -0,2% in seconda lettura e il -0,3% in prima lettura. Le attese erano per un -0,2%. Male anche le richieste di sussidi di disoccupazione che sono scese meno del previsto (-10.000 a 236.000 unità, contro stime per 244.000). Gli ordini di beni durevoli sono invece saliti del 16,4%, contro il +7,5% previsto. Ne parliamo con Domenico Lombardi, direttore del Policy Observatory della School of Government della Luiss.

Duration:01:02:03

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Puntata del 25/06/2025

6/25/2025

Duration:01:01:51

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Puntata del 24/06/2025

6/24/2025

Duration:00:42:18

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Puntata del 23/06/2025

6/23/2025

Duration:01:03:33