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Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.Scopri il podcast originale Smart City XL

Location:

Milano, Italy

Description:

Il drammatico uno-due della pandemia seguita dal conflitto in Ucraina ha contribuito dolorosamente a un passaggio culturale importante, facendoci finalmente realizzare che la transizione ecologica è uno strumento per conseguire una maggiore indipendenza dalle importazioni di materie prime, energia e semilavorati, da cui le economie europee sono estremamente indipendenti. Le soluzioni proprie della crisi ecologica (dalle fonti rinnovabili al ciclo idrico integrato, dall'economia circolare alla fusione nucleare) si rivelano infatti essere ciò che serve per affrontare la crisi geo-politica, energetica ed economica che ci attanaglia.Lo speciale estivo di Smart City "La transizione ecologica in tempo di crisi" racconta i punti di contatto tra le crisi del nostro tempo, e la ricerca di possibili soluzioni comuni, affrontando temi quali la gestione dell'acqua, le opportunità offerte dalle energie forestali e marine, le sfide dei sistemi di stoccaggio energetico sostenibili e della fusione nucleare.Scopri il podcast originale Smart City XL

Language:

Italian


Episodes
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Una trivella laser per la geotermia del futuro

6/6/2025
Scavare la roccia con un laser: è questo l'obiettivo del progetto Europeo DeepU. Questo progetto mira a sviluppare una punta per trivelle radicalmente innovativa, che combina un potente laser con gas criogenici (freddissimi) per rimuovere le "ceneri" della roccia. Il lavoro è in fase avanzata e, come previsto, il laser riesce a perforare tutti i tipi di roccia. Più complessa è invece la fase di vetrificazione delle pareti del condotto per renderle a tenuta stagna, un passaggio fondamentale per lo sviluppo della geotermia. Ce ne parla ancora Adele Manzella, prima ricercatrice dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.

Duration:00:05:28

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Come fare la geotermia senz’acqua (e senza fracking)

6/4/2025
Perché l’energia geotermica è così poco sviluppata? Paesi vulcanici come l’Italia, in particolare, hanno un sottosuolo che offre condizioni ideali, ma su questa fonte ci sono poche aspettative. Perché? Il principale problema della geotermia tradizionale è che necessita sia di calore che di acqua, e il rischio di non trovare abbastanza dell’uno o dell’altra quando si effettua una perforazione è alto. Ma cosa dire se si potesse fare a meno dell’acqua? L’ultima frontiera della geotermia mira proprio alla possibilità di realizzare circuiti idraulici a grande profondità, nei quali iniettare acqua da un pozzo per poi ripescarla calda da un altro pozzo. Tutto questo, senza che l’acqua si disperda nel sottosuolo, come avviene col cosiddetto fracking, col rischio di aumentare la sismicità. Ce ne parla Adele Manzella, prima ricercatrice dell’Istituto di Geoscienze e Georisorse del CNR.

Duration:00:05:02

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L’internet degli abissi

6/3/2025
Una internet senza fili per l’oceano e i suoi abissi. A questo sta dando corpo la start-up Wsense, che ha chiuso un round di finanziamento da oltre 7 milioni di Euro, dopo averne raccolti più di 15 un paio di anni fa. Wsense ha sviluppato un insieme di tecnologie ottiche e acustiche uniche nel loro genere, che permettono ad apparecchiature e infrastrutture subacquee di comunicare tra loro, in un ambiente in cui le normali comunicazioni wi-fi, basate su onde radio e microonde, non funzionano. Le creature marine, d’altronde, utilizzano da sempre i suoni e la bioluminescenza per comunicare tra loro, proprio per la capacità di questi segnali di diffondersi nell’acqua. Questa Internet subacquea sarebbe preziosa per monitorare l’ambiente sottomarino e le infrastrutture che vi risiedono, tra cui milioni di chilometri di cavi per le telecomunicazioni. Ne parliamo con Chiara Petrioli, professoressa ordinaria di ingegneria informatica all'Università Sapienza, e AD di Wsense dal 2022.

Duration:00:05:21

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Chemical language model: quando l’IA impara il linguaggio della chimica

5/29/2025
Se gli atomi diventano lettere, le molecole possono diventare parole, o intere frasi. Analogamente a come i Large Language Model sono addestrati a parlare il linguaggio naturale, un software di Intelligenza Artificiale può essere addestrato a parlare il linguaggio della chimica. Su questa linea si è mossa l’Università di Pisa, che in un articolo pubblicato sull’European Journal of Medicinal Chemistry ha descritto un nuovo modo per progettare molecole farmacologiche basate su quello che vengono chiamati “chemical language models”, modelli linguistici ispirati a quelli usati nei chatbot come ChatGPT, ma addestrati a leggere e scrivere il linguaggio molecolare. Ce ne parla Tiziano Tuccinardi, Professore di Chimica Farmaceutica del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Pisa.

Duration:00:05:27

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Stimolazione elettrica e cellule staminali per riparare le lesioni al midollo spinale

5/28/2025
Permettere a chi ha subìto lesioni al midollo spinale di recuperare, almeno in parte, la capacità di muoversi e di percepire gli stimoli tattili, è da sempre uno degli obiettivi più avveniristici della ricerca in campo medico, ed è anche l’obiettivo del progetto europeo RISEUP, che vede impegnate tra gli altri l’Università Sapienza di Roma, ENEA e l’azienda RISE Technology. RISEUP sta sperimentando un processo di medicina rigenerativa altamente innovativo, che consiste nel trapiantare cellule staminali nel midollo danneggiato per poi indurle, grazie a speciali stimoli elettrici, a trasformarsi in neuroni del sistema nervoso e ricostituire i circuiti interrotti. Ne parliamo con Claudia Consales, ricercatrice della divisione di Biotecnologie dell’ENEA della Casaccia.

Duration:00:05:12

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URV: un veicolo ferroviario autonomo per “fare da cavia” sulle linee ad alta velocità

5/27/2025
Un veicolo ferroviario a guida autonoma, per il controllo e la manutenzione delle linee ad alta velocità italiane. È questo l’obiettivo del progetto URV (Unmanned Railway Vehicle), nato dalla collaborazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con Fondazione Bruno Kessler (FBK), Politecnico di Milano e altri partner accademici. URV è un piccolo veicolo ferroviario a guida totalmente autonoma, va a batteria, ha circa 4 ore di autonomia e può raggiungere i 200km/h. Oltre ad ospitare sensori e visori che gli permetteranno di esplorare le linee ad alta velocità alla ricerca di eventuali anomalie, potrà essere usato come “cavia” per aprire le linee dopo una chiusura per manutenzione. Ce ne parla Alessandro Cimatti, Direttore del Centro Digital Industry di Fondazione Bruno Kessler.
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URV: un veicolo ferroviario autonomo per “fare da cavia” sulle linee ad alta velocità

5/27/2025
Un veicolo ferroviario a guida autonoma, per il controllo e la manutenzione delle linee ad alta velocità italiane. È questo l’obiettivo del progetto URV (Unmanned Railway Vehicle), nato dalla collaborazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) con Fondazione Bruno Kessler (FBK), Politecnico di Milano e altri partner accademici. URV è un piccolo veicolo ferroviario a guida totalmente autonoma, va a batteria, ha circa 4 ore di autonomia e può raggiungere i 200km/h. Oltre ad ospitare sensori e visori che gli permetteranno di esplorare le linee ad alta velocità alla ricerca di eventuali anomalie, potrà essere usato come “cavia” per aprire le linee dopo una chiusura per manutenzione. Ce ne parla Alessandro Cimatti, Direttore del Centro Digital Industry di Fondazione Bruno Kessler.

Duration:00:05:14

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Consegnato il primo magnete del DTT, la macchina per la fusione made in Italy

5/26/2025
Oggi a La Spezia ENEA, ASG Superconductors e DTT Scarl hanno presentato il primo dei 18 super-magneti che costituiranno il cuore del Divertor Tokamak Test (DTT).DTT è una macchina sperimentale per la fusione nucleare, in costruzione presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati, con cui sarà possibile condurre esperimenti unici al mondo su uno dei componenti più critici dei prototipi di reattore a fusione: il divertore, destinato a raccogliere ed asportare le “ceneri” della fusione nucleare, e perciò quasi a contatto coi i plasmi roventi che circolano all'interno del reattore. I magneti superconduttori sono la tecnologia chiave della fusione, perché i campi magnetici sono l'unico modo per contenere la furia del plasma a quelle temperature. Ne parliamo con Francesco Romanelli, Docente di Fisica dell'Energia Nucleare all'Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” e Presidente del consorzio DTT Scarl.
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100% di rinnovabili per abbattere la bolletta della Regione Sardegna

5/22/2025
Uno studio chiamato “Analisi di possibili traiettorie per la transizione energetica in Sardegna”, realizzato dal Politecnico di Milano in collaborazione con le università di Padova e di Cagliari, ha fatto emergere che l’Isola può e deve puntare a diventare la prima regione italiana con un sistema elettrico totalmente basato sulle fonti rinnovabili, dal momento che lo scenario 100% FER è anche quello che prevede il costo dell’energia più basso in assoluto. La Sardegna gode certamente di condizioni speciali: è estremamente ricca di sole e di vento. Ma ha subìto una forte deindustrializzazione e a breve disporrà di nuove interconnessioni elettriche col continente che le consentiranno una grande flessibilità sia in importazione che in esportazione. Di tutto questo, parliamo con Fabrizio Pilo, professore di Sistemi Elettrici per l’Energia, coautore dell’articolo e prorettore al Territorio e all’Innovazione dell’Università di Cagliari.
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Sdoganare la sovrapproduzione

5/21/2025
Accettare di sprecare un 10% dell’energia prodotta da sole e vento, potrebbe essere il modo più semplice per aumentare il contributo delle rinnovabili alla produzione elettrica, evitando di incorrere in costi infrastrutturali eccessivi. L’idea di buttare via dell’energia può apparire malsana, e questo è sicuramente vero in un sistema energetico in cui per produrla bisogna bruciare combustibili pagati a caro prezzo come gas o petrolio. Ma in un sistema caratterizzato da costi marginali pari a zero (tipici di rinnovabili come fotovoltaico ed eolico) potrebbe essere molto più conveniente che non investire in sistemi di accumulo che evitino di sprecarne anche una sola goccia. Sovrapprodurre potrebbe quindi essere conveniente in un sistema fondato su fonti non programmabili. Ne parliamo con Maurizio Delfanti, professore di Sistemi Energetici del Politecnico di Milano, Coordinatore del CTS di Italia Solare.
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IA: le strategie per contenere i consumi energetici

5/20/2025
La capacità di tenere sotto controllo il consumo energetico dei data center è cruciale per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, tanto per ragioni ambientali quanto per ragioni economiche. Il tema è stato trattato la scorsa settimana nell’ambito della manifestazione NetZeroMilan. Per contenere i consumi dell’IA, si punta prima di tutto su algoritmi più efficienti; mentre per quanto riguarda l’Hardware (in attesa che emergano soluzioni potenzialmente dirompenti come il calcolo in memoria o il calcolo ottico, che stravolgerebbero lo scenario dei consumo del mondo digitale) si punta su microprocessori in grado di tollerare meglio temperature elevate, che quindi richiedano meno raffrescamento, e sulla differenziazione dell'hardware dedicato all’addestramento delle reti neurali da quello dedicato a farle girare. Ce ne parla Luca Dozio, Direttore Osservatorio 5G & Beyond e Osservatorio Data Center del Politecnico di Milano, intervistato da Silvia Bandelloni.
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SafeOperator: come attenuare la fatica sul lavoro con pochi sensori nel posto giusto

5/19/2025
Due guanti, due bracciali e una cintura dotati di sensori di vario tipo, più quattro elettrodi che si applicano come cerotti: è quanto serve ai ricercatori del'Università di Trento e dell’Università del Sannio, unite nel progetto SafeOperator4.0, per misurare gli sforzi a cui è soggetto un operaio e stabilire la causa esatta fornendo indicazioni su come attenuarla. Ridurre la fatica nelle operazioni manuali è tra gli obiettivi del paradigma Industria 5.0. Di fronte all’invecchiamento della popolazione europea, la forza lavoro è infatti caratterizzata da un numero sempre maggiore di malattie croniche, anche dovute a usura lavorativa. Un problema non solo sanitario, ma anche di produttività. Ne parliamo con Francesco Pilati, professore di Impianti industriali al Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento.
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Idrogeno alla prova della competitività

5/15/2025
Lungamente invocato come ingrediente chiave della transizione energetica, l’idrogeno decarbonizzato, verde o blu, si sta rivelando un cliente difficile. Soprattutto, si sta rivelando più difficile del previsto il raggiungimento di una condizione di sostenibilità economica, senza la quale è difficile immaginare una forte espansione di questo vettore energetico. Dei primi progetti di produzione di idrogeno a basso tenore di CO2, che a livello mondiale stanno puntando a raggiungere una condizione di competitività si è discusso stamattina a NetZero Milan, una tre giorni di dibattiti e convegni che la città di Milano ospita in questi giorni, dedicata alla transizione energetica e caratterizzata da una particolare attenzione a competitività e sicurezza energetica. Per Smart city c’era Silvia Bandelloni che ha incontrato Stefano Campanari e Davide Bonalumi, docenti del Politecnico di Milano affiliati all’Hydrogen Joint Research Partnership.
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“Furniture as a service” per aprire la strada alla circolarità degli arredi

5/14/2025
Una economia circolare dell’arredamento e degli allestimenti. È quanto sta tentando di sviluppare Lizard, start-up innovativa incontrata nel corso della manifestazione Rebuild, la settimana scorsa a Riva del Garda. Spesso accade che mobili di qualità elevata, con una aspettativa di vita di 20 anni, vengano smaltiti dopo soli 5/7 anni per la necessità di alberghi, centri direzionali ecc di aggiornare il look. Partendo da questa constatazione, Lizard ha sviluppato un modello innovativo di “Furniture as a service” che permette agli arredamenti di vivere più cicli di vita; ma a una condizione: pianificarlo fin dall’inizio. Il processo, infatti, prende il via con la selezione di un catalogo ad hoc di mobili adatti a subire ripetuti processi di montaggio e smontaggio, riparazione e remanufacturing; e la ricerca dei futuri utenti di un arredamento inizia quando ancora è in uso. Ce ne ha parlato Eneida Lila, Head of strategy e Cofounder di Lizard.
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Progetto GoodByO: fabbriche microbiche per la chimica del domani

5/13/2025
Trasformare, per mezzo dei microorganismi, scarti agro-alimentari, CO2 biogenica e acque reflue industriali in un ventaglio di prodotti della chimica verde destinati a vari settori industriali: dalla cosmetica all’agricoltura alla zootecnia. Questo è l’obiettivo del progetto GoodByO, che nei prossimi tre anni svilupperà quattro fabbriche microbiche su scala pilota. Laboratori che metteranno alla prova questo scenario, sfruttando i flussi secondari della bioraffineria olandese ChainCraft come materie prime, e cercheranno di renderlo economicamente competitivo. Ne parliamo con Valeria Agostino, microbiologa industriale, ricercatrice del Center for Sustainable Future Technologies dell’IIT di Torino
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Cresco8: il nuovo supercomputer di ENEA

5/12/2025
È stato recentemente inaugurato Cresco 8, il nuovo supercomputer di ENEA, ospitato a Portici vicino Napoli, in un ambiente di circa 150 metri quadri e progettato per massimizzare l'efficienza energetica. Cresco sarà a disposizione di università, di enti di ricerca e di imprese, ma servirà soprattutto alla stessa ENEA, che lo utilizzerà per applicazioni prevalentemente dedicate alla scienza, quindi alla ricerca scientifica. Ma non mancheranno applicazioni anche nel campo del trattamento dei big data e dell'intelligenza artificiale. Per saperne di più, ne parliamo con Giovanni Ponti, responsabile della divisione ICT del Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili.
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SPECIALE Rebuild: un calcestruzzo che si auto-ripara

5/7/2025
Un calcestruzzo che si auto ripara, rimarginando cricche e fratture prima che possano degenerare diventando irrecuperabili, aprendo la strada alla corrosione e all’ammaloramento delle opere in calcestruzzo armato. È quanto ha messo a punto DMAT, società approdata al mercato solo da pochi mesi dopo il tipico percorso da start-up, e che a Rebuild – in corso a Riva del Garda in questi giorni – ha presentato i risultati del proprio lavoro in un convegno dedicato alla sostenibilità dei materiali nel settore edilizio. Ospite Paolo Sabatini, CEO e Co-fondatore di DMAT
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Speciale Rebuild: il progetto RiVal per rilanciare l’edilizia nelle valli montane e combattere lo spopolamento

5/5/2025
Rigenerare il patrimonio edilizio inutilizzato nei contesti di montagna, trasformandolo in un asset per attrarre nuovi abitanti e combattere lo spopolamento. Questa l’idea alla base di Ri.Val, progetto della Provincia di Trento che tenta di dar corpo a un’ipotesi spesso invocata, ma raramente praticata con successo. Spesso lo spopolamento convive con una domanda di persone che vorrebbero andare a vivere in montagna e che tuttavia non trovano un’offerta abitativa adeguata, nonostante una vasta disponibilità di edifici abbandonati o inutilizzati. Ri.Val punta quindi a costruire questa offerta, dando vita a un soggetto aggregatore con un mix di capitali pubblici e privati; una SGR, che acquisirà gli edifici adatti allo scopo in cambio di quote o acquistandoli sul mercato, per poi ristrutturarli e trasformali in edilizia convenzionata. Un caso di innovazione finanziaria e di governance di cui parliamo con Simone Marchiori, Assessore provinciale alle politiche per la casa, patrimonio, demanio e promozione della conoscenza dell'Autonomia e dell'Euregio.